Mala tempora currunt

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Mala tempora currunt

Un mercato Europeo in difficoltà che ha contagiato in questo primo scorcio di anno anche la locomotiva tedesca. Piccolo boom elettrico in Francia

Continua il momento difficile dell’auto europea. I dati infatti sono tutt’altro che confortanti. Anche in marzo (ultimo mese di cui sono disponibili statistiche complete) infatti, i Paesi UE e EFTA totalizzano un numero di immatricolazioni pari a 1.346.889 pezzi, con una flessione del 10,3% rispetto a marzo 2012.
Nel primo trimestre dell’anno, le immatricolazioni complessive si fermano a 3.096.266 unità, il 9,7% in meno rispetto al primo trimestre 2012. In tutto questo l’unico mercato che registra una tendenza opposta è l’Inglese che cresce del 5,9%.

Anche perché marzo è mese importante storicamente in virtù del fatto che cambiano le targhe.

Anche gli altri quattro mercati europei principali, in parte penalizzati anche dalle Festività pasquali che hanno pesato su questo mese, sono caratterizzati dal segno meno: Spagna a -13,9% – nonostante il sostegno del piano incentivi 2013 -, Francia a -16,2%, Germania a -17,1% (il calo era del 10,5% a febbraio) e Italia a -4,9%,  grazie all’effetto negativo che lo sciopero delle bisarche aveva causato sul 2012.

Il peggior riflesso di questo ennesimo calo si ha sulla disoccupazione del settore manifatturiero che ha visto in marzo un tasso attorno al 12% (ai massimi livelli) come del resto il prezzo del petrolio che, nonostante un certo rallentamento della domanda non pare risentire di crisi di prezzo.

Fiat-500LIl mercato europeo

Scendendo nel dettaglio, il dato dell’Italia, con 132.020 immatricolazioni (-4,9%), è solo apparentemente incoraggiante per i motivi già citati. Hanno spinto al rialzo delle immatricolazioni nel mese anche le promozioni avviate dalle Case automobilistiche ad estensione e in concomitanza con gli incentivi tali per i veicoli a basse emissioni entrati in vigore il 14 marzo scorso. Una misura in ogni caso non destinata a risollevare il mercato, essendo stata concepita come sperimentazione limitata alla promozione dei veicoli a basse emissioni nelle piccole flotte pubbliche e private (veicoli adibiti all’uso di terzi e veicoli utilizzati come beni strumentali nell’attività di impresa), ed essendo vincolata ad una dotazione di appena 40 milioni di Euro per tutte le categorie di veicoli coinvolti (vetture, LCV, motocicli). Miglioramento in discesa per i marchi italiani in Europa. Infatti in marzo sono stati immatricolarti 80703 veicoli con una discesa dell’1,2%. Nonostante ciò la penetrazione dei nostri, sempre a livello EFTA, ha raggiunto quota 6% contro il 5,4 del 2012. Lontani comunque i tempi in cui da solo, il Marchio Fiat totalizzava quasi il 20% delle immatricolazioni sul  mercato europeo. In ogni caso, è proprio il marchio Fiat a rialzare al testa con una crescita del 7,7% delle vendite rispetto a un anno prima.

Con tre giorni lavorativi in mento, la  Spagna totalizza a marzo 72.677 immatricolazioni (-13,9%). Nel primo trimestre dell’anno, la flessione si attesta all’11,5% per un totale di 180.724 immatricolazioni. Proseguono gli effetti di contenimento delle perdite grazie al Plan PIVE 2, che ha già superato le 35.000 operazioni complessive, con una media di 1.000 al giorno. I consumi, tuttavia, sono ai minimi storici, a causa della contrazione del reddito disponibile delle famiglie nel corso del 2012, e delle difficoltà di accesso al credito. Le vendite ai privati sono perciò calate dell’8,2% nel mese, mentre nel primo trimestre la flessione è del 3,8%. Le vendite di vetture aziendali sono ancora in pesante ribasso: -32,9% a marzo e -24,1% nel primo trimestre.

In Francia, in marzo si sono immatricolate  165.829 unità, pari al -16,2%  che, a parità di giorni lavorativi, scende al -12,5%. Nel primo trimestre dell’anno, il mercato totalizza 433.882 immatricolazioni, chiudendo a -14,6% (-12% a parità di giorni lavorativi, 63 giorni contro 65 nel primo trimestre 2012). Secondo uno studio pubblicato lo scorso 8 aprile dall’AVERE (The European Association for Battery, Hybrid and Fuel Cell Electric Vehicles – associazione professionale per lo sviluppo della mobilità elettrica), il mercato delle vetture elettriche ha raddoppiato i volumi nel primo trimestre 2013, totalizzando 2.248 immatricolazioni, pari ad una quota dell’0,5% del totale immatricolato, mentre nel solo mese di marzo le unità immatricolate sono 1.350. Se l’obiettivo di arrivare a un parco circolante di 2 milioni di unità entro il 2020 e a una rete di 75.000 punti di ricarica entro il 2015 sembra ormai eccessivamente ambizioso, è pur vero che il Governo francese ha rinnovato il suo piano di sostegno ai veicoli elettrici, portando il bonus da 5.000 a 7.000 Euro e prevedendo un ulteriore sviluppo della rete di ricarica pubblica, con l’obiettivo di arrivare a 8.000 colonnine entro fine anno e a circa 30.000 entro il 2015.

F_1milione500_Polonia

Male anche la Germania che,  a marzo, registra 281.184 immatricolazioni (-17,1%), una contrazione pesante, anche per effetto del confronto con la buona performance di marzo 2012 (+3,4% su 2011) che, inoltre, aveva potuto contare su due giorni lavorativi in più. Il cumulato da inizio anno si attesta a 673.957 immatricolazioni, pari al 12,9% in meno rispetto al primo trimestre 2012. Il Presidente dell’Associazione tedesca dell’industria automotive VDA prevede una stabilizzazione del mercato nel secondo trimestre, visto che le previsioni economiche per la Germania sono ancora solide.

Significativo il fatto che a marzo, i Costruttori tedeschi abbiano ridotto il numero di vetture assemblate in Germania del 13%, per un totale di 474.900 unità.

Il calo della produzione nel primo trimestre si attesta all’11%, e comunque nel primo quarto del 2013 in Germania si sono prodotte 1,33 milioni di vetture. Riduzione dovuta in misura principale alla debolezza del mercato europeo.

Unico mercato in controtendenza quello inglese, che in marzo tocca quota  394.806 immatricolazioni nel mese (+5,9%) e si attesta a 605.198 unità nei primi tre mesi del 2013 (+7,4% rispetto al primo trimestre 2012 e -12,1% rispetto al pari periodo del 2007). Si tratta del tredicesimo rialzo consecutivo – con volumi mai così alti da marzo 2010, quando oltre 50.000 vetture erano state immatricolate con il sostegno del piano di incentivi alla sostituzione del parco – trainato ancora una volta dalle vendite ai privati, in crescita dell’11,2% nel primo trimestre 2013. Questa performance positiva oltre le aspettative induce l’Associazione inglese dell’industria automotive SMMT a rivedere le previsioni di chiusura d’anno, che potrebbero superare 2.057.000 immatricolazioni. Le immatricolazioni di vetture a benzina sono cresciute del 12,1% nel primo trimestre, superando le vetture diesel (50,3% di quota contro 48,3%), un fenomeno spinto dall’incremento delle vendite di small cars e delle vendite ai privati.

di Paolo Beducci

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